Gli approcci della chirurgia spinale

La chirurgia spinale utilizzata si fonda su un approccio totalmente percutaneo ed endoscopico, in modo da minimizzare il danno tissutale durante un intervento chirurgico. Le stabilizzazioni vertebrali, a ogni livello della colonna, eseguite con tecnica classica open sono interventi altamente demolitivi, anche con cospicue perdite di sangue. Per questo motivo, il nostro centro esegue l’operazione in anestesia locale e in modo totalmente percutaneo, con minime incisioni di un centimetro sulla pelle. Nessun altro tessuto viene sezionato, ma solo divaricato, rispettando totalmente le fibre tissutali. Questo significa minore o quasi assenza di dolore postoperatorio e nessun bisogno di effettuare trasfusioni di sangue.

Chirurgia per la stabilizzazione vertebrale

La stabilizzazione vertebrale riguarda casi di microinstabilità o instabilità conclamata, scoliosi, spondilolistesi, spondilosi degenerativa, stenosi, grave discoartrosi in cui il disco intervertebrale degenera determinando un contatto tra le vertebre adiacenti. Si può effettuare anche in casi di complesse fratture vertebrali non altrimenti trattabili con cifoplastica o vertebroplastica.

L’incidenza dell’instabilità precoce, è del 5-6 per cento nei maschi e del 2-3 per cento nelle femmine. Aumenta con la pratica precoce (prima dei sette anni) di sport come tuffo, pesistica, lotta, ginnastica e judo. L’instabilità degenerativa, invece, è presente dai 50 anni in su ed é legata ad alterazioni morfostrutturali conseguenti all’avanzare dell’età.

Chirurgia vertebrale percutanea ed endoscopica

La chirurgia vertebrale percutanea fonda le sue basi sul rispetto totale di tutte le strutture corporee, pertanto l’utilizzo di strumenti altamente sofisticati permette di posizionare viti transpeduncolari e barre di tenuta effettuando la sola incisione di un centimetro sulla cute. Con una tecnica particolare, una volta inserite le viti, si introduce una barra di tenuta in connessione delle viti che permette di correggere completamente l’alterazione della colonna vertebrale.

L’ausilio dell’endoscopia, inoltre, permette il controllo assoluto di ciò che si sta facendo, immettendo un “occhio” ingrandente all’interno del nostro target chirurgico.

I vantaggi della chirurgia spinale mininvasiva

Il vantaggio più ampio si può avere nell’utilizzo dell’endoscopia nella chirurgia dell’ernia, sia cervicale, che dorsale o lombare. Con una minima incisione cutanea di 5 millimetri, anche in questo caso in anestesia locale, si introduce l’endoscopio nella colonna vertebrale, si localizza l’ernia e la si asporta nel rispetto totale dei tessuti.

Alcune chirurgie prettamente open o percutanee come la discectomia cervicale, stanno lasciando il posto alle tecniche endoscopiche perché è sicuramente innegabile il vantaggio della minima incisione e della visione diretta amplificata. Proprio nell’ambito della chirurgia cervicale, nel nostro centro abbiamo messo a punto la Mivacs (Minimally Invasive Video Assisted Cervical Surgery), una tecnica rivoluzionaria per tutta la chirurgica anteriore della colonna cervicale, ernia del disco, impianto di protesi e stabilizzazione.