Chirurgia vertebrale cervicale percutanea

Il DTrax e’ un nuovo e rivoluzionario strumentario e sistema per realizzare una stabilizzazione con artrodesi interarticolare cervicale ed apertura dei forami di coniugazione. Questo nuovo sistema ci permette, con un unico approccio percutaneo, quindi senza tagli, di eseguire una apertura dei forami liberando quindi il passaggio delle radici nervose e contemporaneamente realizzare una stabilizzazione della colonna cervicale al fine di risolvere tutti quei tormentosi dolori cervicobrachiali.

L’intervento e il decorso post operatorio

L’approccio e’ posteriore, si eseguono tutte le misurazioni e si prendono i riferimenti con il controllo dell’amplificatore di brillanza in visione laterale ed anteroposteriore, si esegue una piccolissima incisione di circa mezzo centimetro e sotto diretto controllo fluoroscopico con apposito strumentario si impianta una piccola protesi ad espansione nell’articolazione tra le vertebre.

Una volta inserita all’interno dell’articolazione, la protesi viene meccanicamente espansa per cui i suoi dentini si conficcano nell’osso garantendo la massima tenuta e la totale bio-integrazione. La contemporanea espansione fa si che il forame, cioè il naturale passaggio delle radici nervose, venga aumentato nel suo diametro in media del 18% rispetto al diametro preoperatorio, garantendo così la risoluzione del dolore da compressione sulla radice nervosa e un notevole miglioramento nella funzionalità cervicale.

In mani esperte è un intervento molto semplice e sicuro ed ha una durata media di 20 minuti. È importante che il chirurgo vertebrale che esegue l’intervento abbia avuto una specifica formazione teorica e pratica su cadavere primariamente e successivamente un costante affiancamento di un tutor prima di diventare completamente autonomo.

Appena finito l’intervento il paziente sarà invitato a rimanere a letto per le successive sei ore solo a scopo precauzionale e quindi potrà regolarmente alzarsi e tornare a casa. Di norma vengono prescritti solo tre o quattro giorni di riposo domiciliare in dipendenza anche del lavoro svolto dal paziente. Il paziente dovrà solo essere attento ad evitare bruschi movimenti, flessioni, estensioni e trazioni cervicali che possano minare l’integrazione ossea della protesi.