Selective Endoscopic Discectomy

Questa procedura mininvasiva si avvale dell’utilizzo di un endoscopio per eseguire una discectomia selettiva. Viene utilizzata una cannula di 7mm. È una metodica chirurgica mininvasiva che ha come indicazione principale la riduzione del dolore causato da ernie discali con impronta sulle radici nervose.

Le fasi dell’intervento

Viene effettuato in anestesia locale e in day hospital.

La prima fase dell’intervento è l’inserimento di un filo guida attraverso il quale si procede a discografia, per confermare sotto fluoroscopia la presenza di una protrusione discale. Attraverso il filo guida si inserisce la cannula da lavoro, che presenta 2 fori di passaggio: uno per la fibra endoscopica, utile per la visione in diretta delle strutture anatomiche, direttamente collegata ad un monitor ad alta definizione, l’altro per lo strumentario chirurgico. Una volta attivata la visione endoscopica, dopo aver collegato una fonte luminosa e la telecamera all’endoscopio, si procede alla visualizzazione dell’annulus e dello spazio epidurale. Si rimuove la cannula guida e si procede alla fase chirurgica con la rimozione del tessuto discale degenerato e della porzione protrusa del disco.

È da sottolineare che vengono rimosse solo piccole porzioni discali, ossia quelle degenerate, per cui non si crea instabilità della colonna, ma si riduce soltanto la pressione intradiscale. Successivamente vengono utilizzati strumenti laser e di radiofrequenza per il trattamento finale del disco. Si visualizza il forame e la radice nervosa per la conferma dell’avvenuta decompressione.

Il post-operatorio è molto semplice in quanto nessuna struttura ossea o muscolare è stata lesionata. Pertanto il paziente dovrà attenersi a semplici misure riabilitative e controlli specialistici. La convalescenza varia in base della gravità della protrusione discale (da 1 a 6 settimane).