Il dolore di schiena

Il dolore è un campanello d’allarme che non va mai sottovalutato a lungo in quanto sempre espressione di uno stato patologico in essere o in divenire e che dobbiamo sempre impegnarci nel non far diventare una vera e propria malattia. Il dolore va sempre combattuto attraverso la ricerca della causa specifica che lo genera e quindi, una volta diagnosticata la patologia, scegliere la terapia meno invasiva e più efficace possibile.

Le frequenti patologie della schiena passano attraverso vari gradi di diagnosi e terapia che devono essere sempre condotte in modo professionale e scrupoloso da una equipe plurispecialistica che possa meglio inquadrare il l’eziopatogenezi del dolore per poi esegure il trattamento. Solo raramente la cura primaria è rappresentata dall’intervento chirurgico, sebbene microinvasivo ed endoscopico, ma il primo approccio è normalmente fisiokinesiterapico e riabilitativo con l’utilizzo delle più sofisticate attrezzature a nostra disposizione.

I trattamenti chirurgici

Tra le nuove tecniche chirurgiche microinvasive ed endoscopiche, un ruolo di primo piano è rappresentato dall’Epiduroscopia, da noi utilizzata per la diagnosi ed il trattamento del dolore di schiena acuto e cronico. Viene eseguita in anestesia locale e consiste nell’introdurre una microsonda flessibile a fibre ottiche attraverso cui possiamo visualizzare, ispezionare e direttamente curare le strutture anatomiche, i tessuti ed i nervi contenuti nello spazio epidurale. Una volta terminata la procedura che mediamente ha una durata di circa 30 minuti, il paziente viene invitato a restare a letto disteso per circa quattro ore e dalla dimissione il paziente deve solo osservare un periodo di riposo domiciliare attivo, cioè il giorno successivo il paziente può riprendere leggere attività quotidiane, essere prudente e non spingersi oltre la normale condotta di vita.

Questa metodica ci offre possibilità enormi di trattamento proprio a causa della minima invasività, infatti in anestesia locale possono essere esattamente diagnosticati e risolti annosi problemi di mal di schiena altrimenti senza soluzione. La possibilità di vedere con un ingrandimento notevole strutture anatomiche altrimenti non visibili e coglierne qualsiasi variante patologica. Inoltre ci garantisce l’assoluta assenza di qualsiasi coinvolgimento d’organo e/o apparato proprio per l’esigua invasività.

Le raccomandazioni

In conclusione possiamo raccomandare di fare attività fisica regolarmente due volte alla settimana, fare sempre un buon riscaldamento prima di cominciare, evitare sport a cui non si è allenati o impegni fisici cui non si è preparati e, se dopo qualche mese di attività, continuate ad avere dolori durante lo sport che vi piace, allora cominciate a prendere in considerazione la possibilità di cambiarlo.

Chiaramente, per alcune situazioni particolari i migliori Centri per la Diagnosi e la Cura del Dolore Rachideo saranno sempre disponibili per dare i consigli giusti e a cercare di risolvere il problema alla radice.